Dopo decenni sembra si avvicini sempre di più la concretizzazione del completamento dell’Autostrada Pedemontana Lombarda, mentre la tratta D, stralciata dall’iter, rimane in attesa di decisioni. Non è comunque il momento della rassegnazione.
Le associazioni, i gruppi e le liste civiche che si sono mobilitate contro l’infrastruttura confermano la loro contrarietà e il loro impegno prioritario per la tutela dell’ambiente e del territorio che verrebbero pesantemente compromessi dal passaggio dell’autostrada.
La parte del mondo politico, che nel corso degli anni ha assunto posizioni sempre più critiche e si pone almeno l’obiettivo di contenere la devastazione ambientale che Pedemontana produrrà, deve rendere esplicite le proposte di riduzione del danno e l’operato per concretizzarle.
Le Amministrazioni e gli Enti istituzionali che rappresentano il territorio devono fronteggiare propensioni differenti e talora opposte dei propri cittadini, correndo il rischio di non riuscire a definire con chiarezza l’azione da esercitare.
Sono in campo visioni differenti dello sviluppo, della tutela ambientale, della mobilità e del trasporto in Brianza. Portarle a sintesi è complicato, anche per i contrastanti interessi politici ed economici in gioco.
Insieme ad altre associazioni, gruppi e liste civiche che hanno voglia di ragionare sull’argomento proponiamo ora un confronto pubblico con istituzioni e cittadini.
Ora è il momento.
- Per chi vuole e cerca di fermare Pedemontana, di utilizzare tutti gli strumenti politici e giudiziari disponibili e percorribili, di proseguire con le segnalazioni anche presso i ministeri competenti e gli organismi economici nazionali ed europei che partecipano al finanziamento dell’autostrada informando sulle incongruità del progetto e smantellando la falsa narrazione che lo descrive come “green”.
- Per chi vuol ridurne il danno, di indicare le modalità che intende proporre, perché non sono sufficienti idee attraenti, ma è necessario considerare i vincoli progettuali e economici definiti dal percorso finora compiuto e le possibilità di introdurre modifiche anche e soprattutto a mezzo di un “pressing” politico nei confronti di coloro che ribadiscono l’impossibilità di modificare un progetto che passerà prossimamente alla fase esecutiva.Va anche definita una serie di richieste migliorative che riguardano entrambe le tratte B2 e C e sarebbe necessario costruire un deciso rafforzamento delle compensazioni ambientali e delle mitigazioni che aggiungano opere, risorse e criteri nuovi di scelta e di gestione delle stesse.
- Per chi Pedemontana vuol farla, di essere cosciente e consapevole che il bilancio per il territorio causato quest’opera sarà devastante per l’ambiente, molto incerto sul piano della redditività, dalla dubbia efficacia nella risoluzione dei problemi del traffico locale e che divorerà una quantità enorme di risorse destinabili altrimenti a costruire un futuro diverso per la mobilità e i trasporti in Brianza.
Incontriamoci ad Arcore in Villa Borromeo per l’evento
Pedemontana: l’ora della Verità
Giovedì 9 Dicembre ore 21
Intervengono:
- I gruppi ambientalisti delle tratte B2 e C
- Barbara Meggetto Presidente Legambiente Lombardia
- Sindaci di Arcore, Vimercate e altri Comuni
- Consiglieri Regionali e Parlamentari italiani ed europei
- Arturo Lanzani docente del Politecnico di Milano
- Matteo Speziali Direttore di MBNews
Incontro organizzato in collaborazione con il Comune di Arcore
Numero presenti limitato da norme su pandemia – obbligo Green Pass